La Regione vuole decidere come
investirli insieme ai cittadini, agli amministratori, alle imprese e a
tutte le realtà interessate. Sostenere la crescita, valorizzare il
territorio e ridurre le disparità sociali: ecco come verranno utilizzate
le risorse
12/03/2014 - Da
oggi inizia il percorso della nuova programmazione 2014-2020. Si tratta
di oltre 2 miliardi e 600 milioni di euro. “È una cifra molto
importante e che ha un'anima legata al nostro modello di sviluppo: prima
di tutto la sostenibilità e l'innovazione, ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti.
La
Giunta ha approvato le linee di indirizzo per l’utilizzo dei fondi
europei che saranno a disposizione della Regione nei prossimi anni. Il
documento sarà poi approvato dal Consiglio regionale.
In
particolare, la Regione si propone di sostenere la crescita delle
imprese, valorizzare le diverse potenzialità del Lazio e ridurre le
disparità sociali offrendo risposte ai diversi problemi del territorio.
Ecco cosa prevede la nuova programmazione:
Imprese più competitive. Con
un investimento di oltre 600 milioni per favorire la crescita delle
aziende, l’accesso al credito, l’internazionalizzazione e lo sviluppo di
nuove specializzazioni produttive.
Innovazione e ricerca. Per questo settore così importante anche per lo sviluppo di nuove la Regione mette a disposizione più di 200 milioni di euro.
Agenda digitale regionale. Prevede,
tra le altre cose, la diffusione della connessione ad alta velocità sul
territorio regionale. Oltre 160 milioni di euro le risorse a
disposizione, una parte delle quali provengono dal Fondo agricolo per lo
sviluppo rurale.
Politiche per l’ambiente. Per difendere
l’ambiente e migliorare la qualità della vita dei cittadini a partire
da questioni importanti come i rifiuti, il trasporto pubblico,
l’inquinamento e il rischio geologico e idrogeologico. Più di 500
milioni di euro le risorse a disposizione.
Fondi contro la disoccupazione. Per
contrastare questa piaga attraverso interventi mirati e con politiche
per l’istruzione, la formazione e l’alta formazione. Circa 700 milioni
di euro le risorse a disposizione.
Equità sociale e contrasto alla povertà. Con
una particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione,
come gli anziani e i malati. Oltre 270 milioni di euro le risorse a
disposizione per questi interventi.
Il percorso di partecipazione. La
Regione vuole decidere come investire i fondi insieme ai cittadini,
agli amministratori, alle imprese, alle associazioni e a tutte le realtà
interessate. Nel mese di aprile, infatti, si terrà un grande appuntamento pubblico:gli stati generali del partenariato. Da quel momento, e per un mese, chiunque potrà esprimere tramite internet le proprie opinioni e offrire i propri suggerimenti.
“Abbiamo di fronte due mesi di grande condivisione per discutere insieme il nostro modello
di sviluppo- ha detto ancora Zingaretti, che
ha aggiunto: la ripresa non c’è se non si pensa anche a chi ha bisogno.
Le risorse europee sono e saranno uno strumento al servizio della
coesione sociale. Il Lazio a cui guardiamo è questo, che decide e
cambia".
“Il lavoro di recupero e salvataggio dei fondi della
passata programmazione è stato importante per porre le basi per la
tenuta del nostro settore imprenditoriale – ha detto Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive. La programmazione 2014-2020 – ha aggiunto Fabiani-
sarà invece fondamentale per dare all’economia laziale un respiro
nuovo, rendendola più forte, più competitiva, più innovativa e
proiettata verso il mondo”.
"Il nostro obiettivo è mandare il 22
luglio tutto il pacchetto a Bruxelles. Auspichiamo una collaborazione
dall'organo legislativo, poi si aprirà il partenariato"– lo ha detto Alessandra Sartore, assessore al bilancio.
“Gli investimenti per il nostro settore – ha aggiunto Sonia Ricci,
assessore all’Agricoltura - punteranno sulla diffusione dell’ultrabanda
larga, sulla bonifica della Valle del Sacco, sugli interventi contro il
rischio idrogeologico, sull’innovazione, sull’internazionalizzazione;
sulle start up; sul sostegno alla produzione di energia elettrica da
fotovoltaico e biomassa e sull’agricoltura sociale. La nostra Regione,
prima in Italia, non interromperà la vecchia programmazione in attesa
della nuova, continuando a stimolare gli investimenti e a mettere in
campo risorse anche durante il periodo di transizione”.